I primi incarti stampati appaiono, quasi
simultaneamente, in Europa ed in Giappone tra il 1900 ed il 1910. Durante la prima guerra mondiale le arance (e gli incarti con esse) subiscono i blocchi dovuti al conflitto ma, dopo la fine della
guerra, la produzione ed il commercio delle arance riprende vigore. L’arancia perde la sua fama di frutto caro e raro per diventare un frutto di largo consumo, soprattutto come “succo”.
Le casse d’arance fanno quindi il loro ingresso trionfale nei mercati e l’utilizzo degli incarti da parte dei singoli produttori, prende vigore, soprattutto con lo scopo di promuovere il proprio
prodotto in un mercato in espansione e sempre più concorrenziale.
Questa forma di pubblicità non segue le normali regole di comunicazione commerciale: spesso è il produttore che disegna o fa disegnare i propri grafismi, dando agli incarti un forte aspetto di
ingenuità ed immediatezza che troviamo ancora ai nostri giorni. I primi incarti, sovente, non portano neppure il nome del produttore, né la regione e neppure l’anno di creazione (da qui la difficoltà
nel datare questi oggetti).
Il disegno scelto deve veicolare un’immagine forte ed attraente per determinare l’acquisto del frutto! Il prodotto è sempre lo stesso, quella che cambia è l’immagine che lo contraddistingue ed è
questa che deve attrarre il consumatore