NON SOLO ARANCE
NON SOLO ARANCE

L'evoluzione dell'iconografia negli incarti degli agrumi

Verso la fine dell’800 sugli incarti di agrumi iniziano ad apparire immagini più elaborate che hanno lo scopo di attrarre il consumatore e che devono veicolare concetti di “forza”, “bellezza” ed “eccellenza”.

Si stampano immagini di dei o eroi mitologici con la grafica tipica del periodo (fine ‘800-inizi ‘900). O animali possenti ed eleganti. O donne viste come “dee”.

 

Ma i produttori si rendono presto conto che sono le donne a fare la spesa e quindi sono loro che devono essere attirate dagli incarti di una cassa di agrumi piuttosto che da quelli di un’altra.

E potranno portare a casa le immagini che si vedono alla TV o di cui si sente parlare alla radio.

Quindi le immagini cominciano a spaziare dai “bambini” (un “ever green”) a riferimenti alla storia, al costume, agli avvenimenti del momento, (personaggi famosi, avvenimenti sportivi e non, pubblicità, trasmissioni televisive o radiofoniche, personaggi delle fiabe e dei cartoni animati...).

 

E’ il periodo d’oro degli incarti, quello che va dagli anni ’45- ’50 agli anni ’70 del secolo scorso.

Un’ubriacatura di immagini: tutto ciò che, in un determinato momento, aveva colpito l'immaginario collettivo veniva utilizzato come immagine sulle veline di carta. Ad esempio:

 

Mata Hari

La bomba atomica

Il dopoguerra, con aerei e sottomarini

L'epopea western

La lotta partigiana

La conquista dello spazio

La nascita della minigonna e delle calze di nylon

La nascita della Vespa

La conquista del K2

“Lascia o raddoppia”

La Ferrari di Villeneuve

il '68

Il gabibbo

l’opera lirica (Aida, Cavalleria Rusticana,…)…

I protagonisti della TV dei ragazzi (Rin-tin-tin, Lassie, Topo Gigio,…)

Gli animali più strani ed esotici (canguri, scimmie, uccelli esotici)

E molto, molto altro.

 

E se ci chiediamo perché un produttore calabrese fa stampare una velina con una partigiana col mitra, il motivo è che spedisce le sue arance al Nord Italia, dove c'era stata la lotta partigiana. Quindi pensa che la sua velina sia particolarmente attrattiva.

 

E’ anche possibile notare l’evoluzione della figura femminile: da dea (Venere) a contadina con gli abiti tradizionali, a donna occupata dalla casa e dai bambini, a donna elegante e raffinata, anche al seguito dei modelli americani: una donna che beve cocktails fumando sigarette dal lungo bocchino. Ad una donna emancipata (come proposta dal fumetto Barbarella), alla donna impegnata con lavori non abituali ma che ne denotano l’emancipazione quali la vigilessa, il pilota automobilistico, ecc. Gli abiti si accorciano e le pettinature cambiano seguendo la moda del momento.

Ed appaiono gli oggetti del desiderio: le pellicce di cincillà, gli abiti da sera, le auto di lusso e le nuove mode: il pic-nic, la roulette, il campeggio…

 

In definitiva è la storia del nostro paese calata su questi quadratini di carta.

Senza intermediari colti, senza filtri, vista "dal basso", con immediatezza ed ingenuità.

La storia così come l'ha vissuta la gente. La storia vera.

Se volete disfarvi della vecchia raccolta che avete in cantina, contattatemi

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© Romana Gardani